Saltimbanchi

A partire dall’XI secolo l’occidente è affollato di mercanti, soldati di ritorno dalle crociate e pellegrini che portano con loro racconti, immagini, costumi, animali e reliquie fantastiche del mondo orientale. Nel XII secolo il carnevale riporta in città ciò che rimane degli antichi rituali pagani (Lupercali, Ambarvali e Saturnali), mescolandosi con la figura dei mendicanti e con gli artisti dell’inganno: cerretani e ciarlatani. Che siano i sagrati delle chiese o le feste dei santi patroni o le fiere mercantili, questa marea di truffatori esibivano unguenti, immagini di santi, animali feroci e velenosi, giochi di destrezza e persino miracoli a una folla delirante e meravigliata. Dai cerretani, santoni e mendicanti dell’Umbria francescana, nascono i guitti (teatranti e poi circensi) e dalle loro molte arti e capacità di venditori ambulanti di elisir, nel XV secolo nascerà il “cerretano da banco” o il “sali in banco”, da cui il saltimbanco.

Dipinto di Silvio Sangiorgi - Ritratto di saltimbanco
Saltimbanco, VIII, 2017
Olio su pannello di legno, 57 x 54 cm
Silvio Sangiorgi - Ritratto di saltimbanco
Testa di saltimbanco, 2017
Olio su pannello di legno,
30,1 x 26,9 cm
(collezione privata)
Silvio Sangiorgi ritratto di guitto
Guitto, 2016
Olio su compensato, 29,7 x 29,5 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di guitto
Guitto, II, 2016
Olio su pannello di legno,
30,2 x 27 cm
Disegno di Silvio Sangiorgi - Ritratto di saltimbanco
Paolo (saltimbanco), studio 0, 2015
Grafite su cartone, 21,3 x 16,2 cm
Silvio Sangiorgi - Ritratto di saltimbanco
Due saltimbanchi, 2009
Pastello a olio e carboncino su carta, 60,5 x 50 cm
(collezione privata)
Silvio Sangiorgi - Ritratto di saltimbanco
Saltimbanco, 2008
Olio su pannello di legno, 52 x 34 cm

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