Silvio Sangiorgi - Galleria Maschere

Maschere

La Commedia è nata in Italia circa a metà del XVI sec., chiamata all’inizio buffonesca, all’improvviso, di maschere, all’italiana, conobbe maggiore fortuna superando la prova del tempo con la denominazione dell’arte. Il carattere principale era l’essere recitata da compagnie regolarmente costituite (la prima a Padova, 25 febbraio 1545), attori di mestiere con lo scopo di «recitar commedie di loco in loco per cercare pubblico sempre nuovo». Altre caratteristiche rivoluzionarie sono state la presenza delle donne sul palcoscenico e i tipi fissi, personaggi dichiaratamente sempre gli stessi.

Silvio Sangiorgi - Galleria dei prestigiatori

Prestigiazione

Gli antichi taumaturghi, letteralmente chi fa magie, erano artisti della prestigiazione, dell’illusionismo e del mentalismo. La prestigiazione è un’arte antica che si basa sulla destrezza manuale applicata alle carte da gioco, palle, sigarette e ogni sorta di piccolo oggetto. L’illusionismo si serve di effetti da palcoscenico per apparizioni e sparizioni, levitazioni, duplicazioni e separazioni di cose e persone. Il mentalismo mette in scena capacità di lettura della mente, telepatia, chiaroveggenza, divinazione, psicocinesi, ipnosi e memoria prodigiosa. Tutte e tre queste arti hanno il fine di far apparire reali fenomeni impossibili, generando sentimenti di meraviglia, ilarità e timore.

Silvio Sangiorgi - Galleria artisti di strada

Artisti di strada

Gli artisti di strada sono stati i re delle piazze, già a metà del 400 a.C. a Roma esistevano delle leggi che regolavano questa moltitudine dedita all’intrattenimento. Acrobazia, giocoleria, musica, canto, magia, furberie, inganno e qualunque altro genere di virtuosismi del corpo, costituivano il loro repertorio sempre in perfezionamento. Particolare importanza hanno avuto i burattinai, i ciarlatani, i cantastorie e i saltimbanchi, tutti alla ricerca di un qualsiasi guadagno soprattutto in occasione di fiere e mercati.

Silvio Sangiorgi - Galleria acrobazia

Acrobazia

Il termine acrobata deriva dal greco akrobátes e significa che cammina sulla punta dei piedi. Rientrano tra le acrobazie ogni tipo di virtuosismo fisico e in particolare i salti mortali a terra e in aria, i salti in banchina (servendosi delle braccia incrociate di due artisti per il lancio), i salti alla bascula, la stanga russa (servendosi di una barra due artisti lanciano in aria un terzo che ricade in equilibrio sulla stessa), i giochi icariani (un artista steso sul dorso, utilizzando la forza delle gambe, getta in aria un secondo che ricade in equilibrio sui piedi che l’hanno lanciato), trapezio, anelli, tessuti, trampolino elastico e molti altri ancora.

Silvio Sangiorgi - Galleria equilibrismo

Equilibrismo

Forza ed equilibrio sono i caratteri principali di due arti antiche dello spettacolo popolare: il funambolismo e l’equilibrismo. Il funambolismo (dal latino funis «fune» e ambulare «camminare») era un’arte di grande successo già negli spettacoli greci, arrivati sino a noi con tre forme di esibizione: a grande altezza (funambolo), su filo teso (tra due e cinque metri detto filferrista) e su filo molle (fune molle e oscillante a un’altezza inferiore ai tre metri). L’equilibrismo consiste nel tenere in equilibrio il proprio corpo con grande forza fisica in modo insolito (verticalismo, piramide umane, contorsionismo) o su basi instabili (sfere, scale libere, pertiche, rulli, trampoli e molto altro ancora).

Silvio Sangiorgi - Galleria Saltimbanchi

Saltimbanchi

A partire dall’XI secolo l’occidente è affollato di mercanti, soldati di ritorno dalle crociate e pellegrini che portano con loro racconti, immagini, costumi, animali e reliquie fantastiche del mondo orientale. Nel XII secolo il carnevale riporta in città ciò che rimane degli antichi rituali pagani (Lupercali, Ambarvali e Saturnali), mescolandosi con la figura dei mendicanti e con gli artisti dell’inganno: cerretani e ciarlatani. Che siano i sagrati delle chiese o le feste dei santi patroni o le fiere mercantili, questa marea di truffatori esibivano unguenti, immagini di santi, animali feroci e velenosi, giochi di destrezza e persino miracoli a una folla delirante e meravigliata. Dai cerretani, santoni e mendicanti dell’Umbria francescana, nascono i guitti (teatranti e poi circensi) e dalle loro molte arti e capacità di venditori ambulanti di elisir, nel XV secolo nascerà il “cerretano da banco” o il “sali in banco”, da cui il saltimbanco.

Silvio Sangiorgi - Galleria Giullari

Giullari

Il declino dell’Impero Romano d’Occidente, seguito dalle invasioni barbariche, dall’espansione dell’Islam nell’Impero d’Oriente e l’azione moralizzatrice della nuova religione cristiana, sono le ragioni della fine del sistema ludico mediterraneo. I professionisti della scena continuarono a vivere come spettacolisti girovaghi chiamati genericamente mimi, pantomimi, scurrae e ioculator (da cui il termine giullare), dapprima privati di una posizione sociale, considerati diabolici per il loro mestiere illusorio, vizioso e dedito alla corruzione del corpo e per questi motivi emarginati, a partire dal XII secolo la professione del giullare si trasforma gradualmente, venendo accettato come elemento essenziale della società e della nuova cultura.

Silvio Sangiorgi - Galleria dei giocolieri

Giocoleria

La giocoleria consiste nell’abilità di lanciare, riafferrare e tenere in equilibrio, con le mani e con i piedi (antipodismo), oggetti di vario tipo e dimensione: palline, clave, cerchi, cappelli, beanbags, diabolo, piatti, cigar box, coltelli, bastoni del diavolo e combinazioni di questi in numerose variazioni. La giocoleria è un’arte popolare antichissima, comprendente numerose specialità diverse tra loro: toss juggling, bouncing, contact juggling, swinging. I primi affreschi raffiguranti delle donne nell’atto di giocolare con delle palle risalgono al Medio Regno egizio (ca. 2000 a.C.)