Danza e Balletto

La danza è tra le arti più antiche, secondo alcuni è la prima vera arte, e come queste assolve a  funzioni ludiche-rituali accompagnata dalla musica. Se la danza primitiva è di tipo evocativo, simbolico, imitativo, nel modo greco si evolve sia in ambito sacro processionale, funerario, bellico, che profano, sportivo ed erotico. Solo gli aspetti esteriori entrano nella cultura romana che la osteggia, non arrivando a comprenderne l’essenza. Per i latini le uniche danze accettabili sono quelle religiose, militari e quelle eseguite dai pantomimi, mentre quelle dei mimi, degli hister (saltatori ballerini) e degli altri professionisti della scena, sono considerate esotiche e non adatte a essere ballate dai cittadini romani. Anche dopo la dissoluzione dell’Impero Romano d’Occidente la danza è usata come elemento rituale dai cristiani, ma è ripulita da quella estetica licenziosa del periodo pagano. La fine del Medioevo, il Rinascimento e il Barocco sono all’insegna delle grandi coreografie e trionfo delle regole di portamento, grazia e maniere tra danzatori, tanto che le corti si muniscono di una nuova figura: il teorico della danza. La fine del XVI secolo è anche l’inizio delle Accademie e di una vera e propria codifica del balletto: il ballo diventa spettacolo formale regolato da norme tecniche e i ballerini si esibiscono per il solo piacere del pubblico. La danza teatrale nell’Ottocento si evolve seguendo il brio della nuova letteratura romantica: la danzatrice viene prima della danza, come il sentimento viene prima della fredda regola. L’accademismo, logoro e stanco, lascia spazio a una nuova forma di danza libera, che è dichiarazione precisa dell’individuo del ventesimo secolo.

Silvio Sangiorgi ritratto di ballerine
Dietro le quinte – Ballerine, 2021
Matite colorate, grafite e inchiostro su cartone, 27,7 x 38,1 cm
(collezione privata)
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerine
Dietro le quinte – Ballerine, II, 2021
Matite colorate, grafite e inchiostro su cartone, 32,1 x 29,2 cm
(collezione privata)
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina
Dietro le quinte – Ballerina, II, 2020
Matite colorate, grafite e inchiostro su cartone, 34,9 x 20,9 cm
(collezione privata)
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerino
Dietro le quinte – Ballerino, 2020
Matite colorate, grafite e inchiostro su cartone, 29,1 x 20,7 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina
Dietro le quinte – Ballerina, 2020
Matite colorate, grafite e inchiostro su cartone, 27,2 x 21 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina di burleque
Ballerina di burlesque, 2020
Olio su tela su compensato,
50 x 40 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina
Dettagli, 2018
Pastello e carboncino su cartone,
31,1 x 22,1 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina al Tabarin
Ballerina al tabarin, 2018
Olio su pannello di legno,
66,2 x 50,1 cm
(collezione privata)
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina di burlesque
Dietro le quinte – Ballerina di burlesque, 2018
Olio su tela, 85 x 60 cm
(collezione privata)
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina al trucco
Trucco, II, 2017
Olio su pannello di legno,
29,8 x 26,9 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina
Attesa del costume, 2017
Inchiostro e grafite acquerellata su carta su cartone, 23,2 x 18 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina
Merda! Merda! Merda!, 2016
Olio su pannello di legno,
76 x 52,8 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina
Costume XXVIII – Ballerina, 2015
Matite colorate, inchiostro e acquerello su cartone, 31,2 x 22,1 cm
(collezione privata)
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina
Ballerina con cappello e bastone, studio I, 2015
Matita e pastello bianco su carta su cartone, 24,6 x 16,7 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di ballerina
Danzatrice, 2014
Tecnica mista su cartone,
29,8 x 21,7 cm

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