Arte Equestre

La storia dell’uomo va a cavallo e inizia con la domesticazione di questo mammifero a partire dal V millennio a.C. in Asia e dal III millennio a.C. in Europa. La selezione delle razze avviene secondo l’uso, così si incrociano e si allevano cavalli destinati alla guerra, al lavoro nei campi, al trasporto, al sostentamento e per motivi ludici. La monta, l’invenzione delle staffe (II secolo d.C.), dei finimenti e la ferratura (epoca medievale) aiutano il cavaliere nella cavalcatura e nel mantenimento in salute del cavallo. Ai fini rituali il cacciatore mostra alla società le sue abilità di controllo sull’animale, ai fini sportivi-ricreativi nei circhi e negli ippodromi gli aurighi e i cavalieri si sfidano in corse di carri prima e in tornei e caroselli medievali poi. La prima grande scuola equestre è la “scuola napolitana” fondata da Cesare Fiaschi nel ’500, dove vengono insegnati equilibri, acrobazie e figure sul dorso del cavallo; monta su cavalli danzanti; acrobazie su cavalli lanciati al galoppo. Da quest’ultima, nella seconda metà del ’700, nascono in tutta Europa luoghi precisi di spettacoli a pagamento: i Circhi equestri.

Silvio Sangiorgi arte equestre
Dalla controporta alla pista, 2024
Matite colorate, grafite e inchiostro su carta, 40 x 30 cm
Silvio Sangiorgi ritratto di artista equestre
Prima della parata – Volteggiatrice, 2023
Olio su faesite, 40,2 x 30,3 cm
(collezione privata)
Silvio Sangiorgi - Ritratto di artista equestre
Volteggiatore, 2018
Olio su tela, 50 x 40 cm
Silvio Sangiorgi - Ritratto di artista equestre
Dietro le quinte – Direttore equestre, 2018
Olio su compensato, 39,9 x 39,7 cm

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