Compagni di strada di Alessandro Leonoro

Mario Giorgi

«“Compagni di strada”: già nel titolo c’è l’essenza dell’ultimo racconto di Alessandro Leonoro. Un racconto nuovo, ma che ben s’inserisce nella serie di altri racconti e romanzi brevi, editi dall’autore negli anni scorsi.
Tutti riconducibili a un’epoca storica ben definita: quella dei primi anni Novanta del Novecento, quando la generazione di Alessandro era alla soglia della maturità e viveva la propria giovinezza con l’enfasi, ma anche con i problemi che i ventenni di un paese di periferia affrontavano quotidianamente.
I protagonisti del racconto – perché tutti i ragazzi di cui si parla sono protagonisti, unitamente ai luoghi in cui si trovano a vivere i propri sogni, le proprie aspirazioni e i propri ideali – formano un gruppo. Un bel gruppo […]»

Massimo La Penna

«“Sei un nostalgico!” Quante volte abbiamo sentito questa frase pronunciata come rimprovero? Non significa nulla, anzi, è proprio grazie alla forza di questo stato d’animo che possiamo, riscoprendo pezzi di storia del nostro passato, affrontare il futuro con più serenità.
Compagni di strada ci parla appunto del nostro vissuto e di un mondo che non c’è più. Il protagonista Angelo, attraverso un viaggio della memoria, ci porta attraverso luoghi, situazioni e incontri di un mondo dove “la strada” era maestra di vita.
Emblematica è la figura di Alberto, che come un fiume carsico scompare e riappare nei momenti fondamentali del racconto. Seppur avanti nell’età, sapeva interagire alla pari con i giovani, come compagno di strada e come maestro di vita. […]»